Coltivare pensieri amorevoli verso se stessi

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Coltivare pensieri amorevoli verso se stessi

La mente: un flusso incessante di pensieri

Ogni giorno, la nostra mente è attraversata da migliaia di pensieri. Secondo alcune stime, si parla di circa 60.000 pensieri al giorno. Questo flusso incessante non si ferma mai, nemmeno quando dormiamo. Molti di questi pensieri sono casuali, altri ripetitivi, alcuni utili, e molti del tutto irrilevanti. Di questi 60.000, possiamo stimare generosamente che almeno un 10%, circa 6.000 pensieri al giorno, siano rivolti in modo ripetitivo contro te stesso sotto forma di giudizi. Fai il conto: 6.000 pensieri al giorno per 365 giorni all’anno e per tutti gli anni della tua vita. Quanti sono i pensieri critici che hai accumulato fino a oggi? Ora chiediti: c’è qualcuno fuori che potrebbe averti fatto tante critiche quante te ne sei fatto da solo? E tra questi pensieri, quanti sono rivolti a noi stessi? E, tra questi, quanti sono pensieri amorevoli e gentili?

La realtà è che la maggior parte dei nostri pensieri su di noi tende a essere critica. Ci giudichiamo per come appariamo, per come ci comportiamo, per quello che facciamo o non facciamo. Ogni errore, piccolo o grande, diventa un motivo per alimentare quel flusso incessante di autocritica. Questo dialogo interiore ha un impatto enorme sulla nostra autostima e sul modo in cui percepiamo noi stessi.

Quanti pensieri sono rivolti a te stesso?

Immagina di tenere un registro dei tuoi pensieri per un giorno intero. Quanti di essi sarebbero rivolti a te stesso? Probabilmente, scopriresti che una parte consistente riguarda il modo in cui ti giudichi. Pensieri come: “Non sono abbastanza bravo,” “Avrei dovuto fare di più,” “Perché ho detto quella cosa?” sono comuni a molti di noi.

Questo incessante dialogo interiore non è solo faticoso, ma anche profondamente radicato nella nostra cultura e nel nostro apprendimento. Fin da piccoli, abbiamo imparato a giudicare noi stessi basandoci sugli standard degli altri: genitori, insegnanti, amici, società. Ogni critica, ogni rimprovero, ogni confronto con gli altri è stato registrato nella nostra mente, formando una narrazione che spesso ripetiamo inconsapevolmente.

Critica e giudizio: il peso dell’apprendimento

Molti dei pensieri critici e giudicanti che abbiamo su di noi non sono nemmeno nostri. Sono frasi che abbiamo sentito da bambini, parole pronunciate da persone che avevano autorità su di noi, come genitori, insegnanti o figure di riferimento. “Non sei abbastanza intelligente,” “Devi impegnarti di più,” “Non fare errori” sono esempi di messaggi che, se ripetuti nel tempo, diventano parte integrante della nostra narrativa interiore.

Questi pensieri critici sono spesso il risultato di un apprendimento inconscio. Non li abbiamo scelti, ma li abbiamo accettati e fatti nostri. Li abbiamo bevuti come una verità, senza metterli in discussione. Con il tempo, questa narrazione è diventata un copione che ripetiamo continuamente, rafforzando l’idea di non essere mai abbastanza.

Ma è davvero così? E se questi pensieri non fossero altro che un’illusione? Se fossero solo il risultato di un apprendimento che possiamo disimparare?

Come sarebbe cambiare paradigma e riscrivere l’intera storia?

Immagina per un momento di poter riscrivere la tua storia. Di poter guardare alla tua vita con occhi nuovi, senza il peso del giudizio e della critica. Come sarebbe cambiare paradigma e iniziare a coltivare pensieri amorevoli verso te stesso?

Cambiare paradigma significa smettere di credere che la tua voce critica sia la verità. Significa riconoscere che i pensieri negativi che hai su di te non sono altro che storie. E, come ogni storia, possono essere riscritte.

Il primo passo per riscrivere la tua storia è diventare consapevole del tuo dialogo interiore. Ascolta i tuoi pensieri senza giudicarli. Quando noti un pensiero critico, chiediti: È davvero così? Questo pensiero mi aiuta o mi danneggia? Spesso, scoprirai che quei pensieri sono solo abitudini mentali, non verità.

Poi, prova a sostituire i pensieri negativi con pensieri amorevoli. Ad esempio, invece di dirti “Non sono abbastanza bravo,” prova a dirti: “Sto facendo del mio meglio, e va bene così.” Oppure, invece di pensare “Avrei dovuto fare di più,” prova a pensare: “Ho fatto quello che potevo, e certamente ho appreso qualcosa da un’esperienza preziosa.”

Esercizio pratico: guardati allo specchio

Per coltivare pensieri amorevoli verso te stesso, prova questo semplice esercizio:

  1. Guardati allo specchio: osserva il tuo volto e il tuo corpo senza giudizio. Nota ogni dettaglio con gentilezza.
  2. Pensa a tre cose che ti piacciono di te: possono essere aspetti del tuo aspetto fisico, tratti della tua personalità o abilità che apprezzi.
  3. Ricorda tre cose che hai realizzato nella vita di cui sei grato: possono essere obiettivi raggiunti, momenti felici o anche piccoli successi quotidiani.
  4. Pensa a tre sfide che hai affrontato con coraggio: riflettere sulle difficoltà superate ti aiuta a riconoscere la tua forza interiore.
  5. Pronuncia una frase amorevole verso te stesso: può essere un semplice “Sono orgoglioso di me,” oppure “Mi accetto così come sono.”

Ripeti questo esercizio ogni giorno per una settimana e nota come cambia il tuo dialogo interiore.

I benefici di coltivare pensieri amorevoli verso te stesso

Quando inizi a coltivare pensieri amorevoli verso te stesso, noterai un cambiamento profondo nel modo in cui ti senti. Ti sentirai più leggero, più sereno, più in pace con te stesso. La tua autostima crescerà, e inizierai a trattarti con la stessa gentilezza e compassione che riservi alle persone che ami.

Coltivare pensieri amorevoli non significa ignorare i tuoi errori o fingere che tutto vada bene. Significa riconoscere che sei umano, che fare errori fa parte della vita e che meriti amore e rispetto indipendentemente da tutto. Significa abbracciare la tua umanità e vedere la bellezza in chi sei, proprio così come sei.

Compito per casa?

Coltivare pensieri amorevoli verso se stessi è un atto di coraggio e amore. Significa sfidare le storie che ti sono state raccontate e che hai accettato come verità. Significa riscrivere la tua narrativa interiore, sostituendo la critica con la gentilezza, il giudizio con la compassione.

Non è un processo immediato, ma è un cammino che vale la pena intraprendere. Ogni pensiero amorevole che scegli di coltivare è un passo verso una vita più serena, autentica e appagante. Inizia oggi, ascolta i tuoi pensieri, e chiediti: Come sarebbe cambiare paradigma e riscrivere l’intera storia?

Se ti va, prendi l’impegno di scrivere ogni giorno un diario tutto tuo, in cui annoti un pensiero, rivolgi un complimento, offri un pensiero a te stesso, al solo scopo di onorare l’Essere che sei.

E’ uno spazio sacro, tutto tuo, in cui rieduchi te stesso all’amore e alla gentilezza che non ti sei mai concesso di accogliere.

Ultimo aggiornamento:
19 Gennaio 2025
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