Body Shaming: a colpi di vergogna

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Body Shaming: a colpi di vergogna

Il termine body shaming deriva dall’inglese shaming, che significa far provare vergogna (shame = vergogna) e body = corpo. Letteralmente: far provare vergogna a qualcuno per come si presenta il suo corpo.

Questo fenomeno si configura come una forma di bullismo che colpisce l’identità di una persona attraverso la critica del suo corpo.

Cos’è il body shaming

Il body shaming si manifesta in molteplici modi, dall’esplicita derisione a commenti apparentemente innocui che insinuano la vergogna. Questo fenomeno è pervasivo nella società e trova terreno fertile soprattutto tra gli adolescenti, un periodo della vita in cui l’immagine corporea diventa un elemento chiave per la costruzione della propria autostima.

Come si configura il body shaming

Il body shaming si configura come una dinamica sociale pericolosa, alimentata da standard estetici rigidi e spesso irraggiungibili. Può avvenire in contesti familiari, scolastici, amicali e attraverso i social media, dove l’apparenza diventa criterio di giudizio primario. Le persone che lo subiscono interiorizzano spesso il senso di vergogna e inadeguatezza, portando a conseguenze psicologiche che spaziano dall’ansia alla depressione, fino a disturbi dell’alimentazione.

Le modalità del body shaming

Esistono diverse modalità con cui il body shaming viene messo in atto. Il più evidente è l’insulto diretto, che può colpire qualsiasi caratteristica corporea ritenuta fuori dagli standard imposti dalla società. Ma esistono forme più sottili e insidiose, come il cosiddetto complimento tossico, che apparentemente suona positivo ma cela un giudizio implicito. Un esempio è dire a qualcuno che sta meglio dopo aver perso peso, suggerendo che la sua condizione precedente fosse inadeguata. Anche il paragone costante tra corpi diversi è una strategia per instillare insicurezza, insinuando che esistano modelli giusti e sbagliati di fisicità.

I social media hanno amplificato questo fenomeno, offrendo una piattaforma senza filtri dove il giudizio sul corpo altrui viene espresso con leggerezza e senza conseguenze apparenti per chi lo compie. Gli adolescenti, costantemente esposti a immagini ritoccate e filtri che alterano la percezione della realtà, sviluppano un rapporto distorto con la propria immagine. La ricerca dell’approvazione attraverso i like e i commenti diventa un’ossessione, e il timore di ricevere critiche sul proprio corpo porta molti giovani a modificare le proprie abitudini alimentari o a evitare situazioni sociali in cui potrebbero sentirsi giudicati.

Il body shaming nel contesto scolastico e familiare

Un altro contesto in cui il body shaming si manifesta è quello scolastico, dove può assumere le caratteristiche di una vera e propria forma di bullismo. Derisioni sul peso, sulla statura, sulla conformazione fisica, sulle caratteristiche estetiche percepite come difetti sono all’ordine del giorno e possono lasciare segni profondi sulla psiche dei ragazzi. L’accettazione del proprio corpo viene minata costantemente e l’autostima diventa fragile, soggetta al giudizio altrui.

Anche in ambito familiare il body shaming può essere presente, spesso senza che vi sia un’intenzione esplicita di ferire. Commenti su quanto un bambino o un adolescente mangia, sul suo peso, su come sta un determinato abito, possono sembrare osservazioni innocue ma in realtà contribuiscono a plasmare una percezione negativa del proprio corpo. Molte insicurezze nascono proprio in casa, dove le parole dei genitori o dei fratelli maggiori hanno un peso determinante.

Il legame tra body shaming e cultura dietetica

Il legame tra body shaming e cultura dietetica è stretto. L’ossessione per la magrezza, promossa dai media e dalla pubblicità, ha contribuito a rendere il peso un criterio di valore personale. Si è diffusa l’idea che essere magri equivalga a essere sani, attraenti e di successo, mentre avere un corpo che si discosta da questo standard viene visto come una mancanza di disciplina o un segnale di scarsa cura di se stessi. Questo tipo di mentalità ha portato a una diffusa vergogna legata all’alimentazione e all’esercizio fisico, spingendo molte persone a vivere in un costante stato di insoddisfazione e giudizio verso se stessi.

Il ruolo di Dieta Emozionale®

Dieta Emozionale® affronta il problema del body shaming in un’ottica completamente diversa, spostando l’attenzione dal giudizio esterno all’ascolto di se stessi. Non si tratta di adeguarsi a un modello imposto ma di riscoprire un equilibrio autentico con il proprio corpo, liberandosi dalle catene della vergogna e del senso di colpa. La cultura dell’accettazione di sé diventa un punto cardine, riconoscendo che il benessere non può essere ridotto a una questione puramente estetica.

Contrastare il body shaming

Per combattere il body shaming è necessario un cambiamento culturale profondo. Questo implica educare fin dall’infanzia al rispetto del corpo proprio e altrui, promuovendo un’immagine della fisicità che sia inclusiva e non basata su standard rigidi e inaccessibili. Le scuole dovrebbero implementare programmi che affrontino il tema del rispetto e della diversità corporea, aiutando gli studenti a sviluppare un senso critico nei confronti dei messaggi veicolati dai media.

Gli adulti hanno un ruolo fondamentale in questo processo. Genitori, insegnanti, allenatori e figure di riferimento devono essere consapevoli delle proprie parole e del loro impatto. Evitare commenti sul peso, sulla forma del corpo e sulle abitudini alimentari può sembrare un dettaglio, ma in realtà contribuisce a creare un ambiente più sano e privo di giudizio.

Il body shaming e il mondo digitale

Anche i social media devono essere utilizzati con consapevolezza. Invece di alimentare la competizione e il confronto, possono diventare strumenti di sensibilizzazione e diffusione di messaggi positivi. Seguire profili che promuovono l’accettazione del corpo e il benessere autentico può aiutare a contrastare le narrazioni tossiche legate all’immagine fisica.

Conclusione

Il body shaming non è un problema individuale ma collettivo. Ogni commento sul corpo altrui, ogni giudizio espresso senza considerare il suo impatto, contribuisce a rafforzare un sistema basato sulla vergogna e sulla discriminazione. Per cambiarlo è necessario un impegno condiviso che passi attraverso l’educazione, la consapevolezza e la volontà di promuovere una cultura del rispetto.

Gli adolescenti, in particolare, hanno bisogno di essere sostenuti in questo percorso. Il periodo della crescita è già di per sé caratterizzato da incertezze e vulnerabilità, e il body shaming può amplificare queste difficoltà rendendo la relazione con il proprio corpo un’esperienza dolorosa. Offrire loro strumenti per sviluppare autostima, consapevolezza e capacità di risposta alle critiche diventa essenziale per costruire individui più sicuri e meno influenzabili dai giudizi altrui.

Ultimo aggiornamento:
6 Febbraio 2025
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